Il Parco Archeologico di Motta S.Agata

Le stratificazioni di un insediamento antichissimo

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L'area archeologica di Motta Sant’Agata si trova sulle colline di Reggio Calabria, precisamente tra i borghi di Cataforio e San Salvatore, a 400 m. s.l.m. Fu il complesso di difesa più importante dei dintorni di Reggio, secondo alcuni storici esistente già in epoca protostorica, ma fiorente a partire dall’epoca bizantina.

Motta Sant’Agata

Cenni storici

Difficile stabilire esattamente quando e da chi fu fondata. Certo è, che grazie ad alcuni rinvenimenti archeologici - tombe, ceramiche e monete - si è certi dell’esistenza di Sant’Agata sin dall’età greca e romana. Durante il medioevo, in seguito alle incursioni dei saraceni, fu rifugio contro le razzie degli arabi, che riuscirono ad impossessarsi della città intorno al 921-924 e nel 976-977. Poche notizie si hanno relativamente al periodo normanno e svevo, mentre da numerosi documenti sappiamo che nel periodo angioino fu immune al giogo feudale e godette dell’autonomia municipale sia dalla vicina Reggio che da altri feudi.

 

L’antico castrum bizantino

Posto al centro della rupe, il complesso era circondato da possenti cinte murarie e intorno ad esso vi erano i sobborghi dove vivevano gran parte degli abitanti. L’accesso era garantito da due porte: di “terra” e di “marina”. La prima si trovava ad est su un precipizio raggiungile da uno stretto viottolo che si inerpicava su un costone della rupe. Attraversata la porta si giungeva alla piazza della Chiesa Protopapale di San Nicola, agli edifici destinati alle autorità, agli alloggi militari, al carcere e alla chiesa di San Basilio. Un ponte levatoio immetteva su un altro piano più basso denominato sobborgo di Sant’Andrea. La porta di “marina”, situata sulla rupe dal lato della vicina fiumara (all’epoca probabilmente navigabile), si raggiungeva da una scalinata nella roccia.

LO SAPEVI CHE?

Il nome della città potrebbe essere di origine greca e quindi derivato da Agathè - buono, bello - per poi essere stato “santificato” con l’avvento del cristianesimo.

Il giorno più buio

Il 5 febbraio del 1783 un terribile terremoto distrusse quasi completamente l’antica città. Oggi, a distanza di quasi 250 anni, sui muri superstiti della chiesa di S. Basilio è ancora visibile un frammento di stemma nobiliare e, dietro un archivolto all’interno del tempio, altre tracce di affreschi. Della protopapale di San Nicola, conosciuta anche come la Cattolica, si conservano invece i possenti muri perimetrali, l’abside, la cripta e numerose tombe poste al di sotto del pavimento. Alle sue spalle, nel punto più alto si ergeva il castello.

 

 

 

Giorni e orari di apertura

Apertura su prenotazione

 

Biglietti

€ 3,00

 

Contatti

Tel.(+39) 347 8337830 – 331 9052973

e-mail: valeriavara1@gmail.com

http://ww.prolocosansalvatore.rc.it

38.087856039061,15.724682528526
Dove
Parco Archeologico di Motta Sant’Agata

Via Comunale S. Lorenzello, 137, 89133
Reggio Calabria

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