San Luca: cultura, mistero e bellezza senza tempo

Viaggio nell’Aspromonte di Corrado Alvaro tra sentieri leggendari e paesaggi mozzafiato

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La storia di San Luca muove i passi dalla lontana Magna Grecia ma le prime e più definite tracce di insediamenti umani, ci rimandano quasi alla fine dell'anno 1000 quando l'antico villaggio di Pietracucca, situato verosimilmente ai piedi di Pietra Cappa, viene devastato ad opera dei Saraceni. Un evento traumatico che determina il successivo spostamento della comunità nei pressi di Pietra Castello. Qui, ai piedi del maestoso rilievo roccioso, vede la luce un nuovo centro abitato che prenderà il nome di Potamìa. Il villaggio riesce nei successivi secoli a godere della protezione garantita delle fortificazioni bizantine e, con l'avvento dei Normanni, viene poi incluso nel territorio feudale di Sinopoli, comprendente i territori dai due versanti Tirrenico e Jonico. Area che con gli Svevi passerà al barone Carnelevario de Pavia e, successivamente, a Fulcone Ruffo, Antonio Centelles e Tommaso Marullo. Sul finire del 1500, Potamìa, insieme ad altri territori, finisce sotto l'influenza del Marchese di Bovalino, Sigismondo Loffredo ma ben presto il villaggio subisce la completa devastazione in seguito ad una violenta alluvione che costringerà la popolazione ad un nuovo esodo. E' il 18 ottobre del 1592 che i superstiti, guidati dal vescovo di Gerace, individuano il nuovo territorio che verrà ribattezzato San Luca come omaggio alla figura dell'evangelista. Dopo essere passato di mano in mano a diversi feudatari, San Luca diventa Comune autonomo nel 1811. Nel corso del XX secolo il paesino ha dovuto far fronte a numerosi e catastrofici eventi calamitosi, dai violenti terremoti (in particolare quello del 1783), alle alluvioni degli anni '50 e '70, che ne hanno sconvolto l'assetto urbano, a cominciare dalla parte più antica risalente al XVII secolo, e lo stesso contesto sociale ed economico.

San Luca

Cosa vedere

Significative tracce del passato sono rappresentate da ciò che resta del castello medievale, dei monasteri di S. Stefano, S.Costantino, San Giorgio e San Giovanni e dell'abbazia normanna di San Nicola di Butramo. Ma il vero elemento attrattivo della zona, cuore pulsante della religiosità dell’intero territorio provinciale, è senza dubbio il Santuario di Polsi. Luogo di culto mariano e meta di pellegrinaggi per migliaia di fedeli, provenienti, soprattutto, da Calabria e Sicilia. Altro luogo di culto di rilievo è la chiesa di Santa Maria della Pietà al cui interno sono custoditi un dipinto della Deposizione del ‘600, alcune statue originarie di Potamìa quali San Luca, la Madonna Addolorata, San Francesco Saverio e quelle di gran pregio di San Giovanni e del Cristo risorto. Testimonianza dell’eredità bizantina sono i ruderi della chiesa di San Giorgio, del X secolo circa, collocata nell’omonima frazione e luogo di ritrovo, in passato, per religiosi ed eremiti. Il comprensorio di San Luca offre tanto anche da un punto di vista naturalistico e paesaggistico. Un esempio di tale ricchezza è l’area del lago Costantino, specchio d’acqua formatosi in seguito all’alluvione del 1973 e alla successiva frana che creò una vera e propria diga naturale ostruendo il corso del torrente Bonamico. Chiamato inizialmente laghetto degli Oleandri, l’invaso prese successivamente il nome del vicino monastero del X secolo, di cui oggi restano solo ruderi. Dopo aver raggiunto un perimetro di circa 5 chilometri e una profondità di 18 metri, nel corso degli anni il lago è progressivamente sparito in seguito all’azione costante del torrente i cui sedimenti ne hanno ridotto ampiezza e profondità. L'intera area è stata riscoperta in ottica naturalistica e paesaggistica da diverse associazioni ambientaliste ed escursionistiche attraverso la creazione di suggestivi itinerari di trekking.

La Valle delle Grandi Pietre

E' tra gli emblemi del Parco Nazionale d'Aspromonte, un autentico monumento naturale la cui bellezza lascia sempre senza fiato. Pietra Cappa, tra i monoliti più alti d'Europa, fonde insieme il fascino del paesaggio incontaminato al mistero legato alle leggende che avvolgono questo territorio e tutta la Vallata delle Grandi Pietre. Tra le più tramandate quella secondo cui fu Gesù, dopo aver chiesto ai suoi discepoli di raccogliere dei sassi per la penitenza, a trasformare un piccolo ciottolo lasciato lì da Pietro, nell'enorme formazione rocciosa. Sempre nell'area compresa tra i Comuni di San Luca e Natile insistono altri affascinanti e imponenti monoliti quali Pietra Longa, Pietra Stranghiò, le Rocce di Febo e Pietra Castello. Quest'ultimo, in particolare, è costituito da un insieme di grandi rocce deve il suo nome oltre che alla posizione, tipica di una fortificazione, anche ai resti di un castello di epoca Bizantina. Fra i tanti racconti leggendari che riguardano il Castello vi è quello di Atì, contessina di Potamìa, il cui spirito, si narra, pare sia ancora intrappolato nella valle tanto che abitanti e pastori del luogo hanno riferito di averla vista, specie nelle notti di luna piena, in lontananza intenta a scrutare l’orizzonte e placare il suo animo tormentato. Di particolare fascino anche le Rocche di San Pietro, nell’antichità utilizzate come riparo (ben visibili la cavità ricavate scavando la pietra) da religiosi ed eremiti di rito greco e da monaci basiliani intorno all’anno 1000. Altra meta privilegiata dagli escursionisti è poi Montalto, la vetta più alta dell'Aspromonte. Punto di ritrovo per amanti ed esperti dell'escursionismo, in particolare del torrentisimo, è invece la fiumara del Butramo. Un alveo che attraversa la Valle Infernale e tra gole immense e spettacolari pendii, conserva intatto uno straordinario patrimonio naturalistico tipicamente aspromontano.


Casa natale di Corrado Alvaro

Figlio illustre di San Luca è Corrado Alvaro, maggiore tra gli scrittori calabresi, e tra i più importanti del Novecento italiano. Aperta al pubblico è la sua casa natale, situata nei pressi della chiesa matrice in un edificio a tre livelli del XVIII secolo circa. L’abitazione si presenta ancora oggi con l'arredamento dell’epoca, la stanza da letto e i libri dello scrittore di “Gente d'Aspromonte”. Sempre all’interno dell’edificio ha sede la Fondazione Corrado Alvaro, nata per valorizzare la memoria e il patrimonio culturale dell’illustre scrittore, giornalista e poeta e affermatasi nel tempo come luogo di studio, ricerca e promozione dell’opera “Alvariana” e dell’intera letteratura meridionale.

38.14866907298,16.064433116292
Dove
San Luca

San Luca, 89030
RC

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