L'Odeon, preziosi resti del teatro

Le tracce della vitalità magnogreca

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Nel 1920, a seguito di alcuni lavori edili all’interno di un complesso residenziale di via XXIV Maggio, vennero scoperti i resti un piccolo teatro o odeon, che l’allora Soprintendente alle antichità Paolo Orsi datò tra la metà del IV e gli inizi del III sec. a.C.

Cavea Odeon

I resti del kòilon

Ciò che è giunto fino a noi sono due gradini ricurvi in pietra arenaria locale, suddivisi in due settori (o cunei) da una scaletta a cinque gradini. Le gradinate, la cui struttura originaria è stata ricostruita sulla carta dall’Orsi che ha ipotizzato un kòilon (cavea) suddiviso in sette cunei da sei scalette intermedie che cingevano un’orchestra di 20 metri di diametro, erano incassate sul fianco del declivio collinare. Nessuna traccia, invece, di pavimentazione o decorazione, ad eccezione di tre capitelli fittili ionici risalenti al III sec. a.C., forse adibiti ad ornamento del fronte scenico. Il palazzo novecentesco che custodisce i ruderi dell’Odeon è ora di proprietà della Soprintendenza Archeologica della Calabria.

Non solo musica

Oltre ad ospitare spettacoli musicali, si ritiene che l’Odeon potesse fungere anche da Bouleuterion, ovvero il luogo in cui si svolgevano le riunioni politiche. Alcune fonti storiche, come ad esempio Plutarco, sostengono che fu teatro dell’assemblea dei greci del Sud Italia e della Sicilia che si tenne nel 344 a.C. con lo scopo di stabilire le strategie comuni contro la minaccia cartaginese.

 

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Tel. 3661019145

È possibile effettuare visite di gruppo previa prenotazione ai contatti indicati.

38.112654339579,15.649520158768
Dove
Odeon

Via XXIV Maggio, 89100
Reggio Calabria

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