Veduta di Atene dal monte Imetto

Benassai Giuseppe

Veduta di Atene dal monte Imetto

lbl_periodo_opera

XIX sec.

lbl_soggetto_opera

Paesaggio

lbl_tecnica_opera

olio su tela

lbl_dimensioni_opera

cm 58×81

lbl_altre_informazioni_opera:
lbl_collezione_opera (Ex Museo Civico);
lbl_proprieta_opera (Comune di Reggio Calabria);
lbl_inventario_opera (2075C)

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In primo piano sono rappresentate due figure che rivolgono lo sguardo verso l’orizzonte dove si scorge una veduta di Atene e dei i suoi templi. Figura un paesaggio di alberi e montagne

Veduta: Veduta di Atene dal monte Imetto

Il paesaggio, naturale o urbanizzato, ha da sempre evocato un forte fascino e una forte attrazione per l’animo dell’artista. Le lontanissime origini del genere sono “classiche. Per la pittura di paesaggio nel XIX secolo in Italia sono importanti la scuola paesaggistica napoletana e l’attività dei “macchiaioli”. L’olandese Anton Sminck Pitloo, trasferitosi a Napoli nel 1815, fonda un’accademia nella quale insegna a dipingere il paesaggio, formando quegli artisti che si organizzeranno nella scuola di Posillipo. I macchiaioli si dedicano alla ricerca del vero, trasfigurandolo però nella macchia attraverso la luce.

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