Bovini e ovini

Filippo Pietro Roos

Bovini e ovini

lbl_periodo_opera

XVIII sec.

lbl_soggetto_opera

Paesaggio

lbl_tecnica_opera

olio su tela

lbl_dimensioni_opera

cm 25×75

lbl_altre_informazioni_opera:
lbl_collezione_opera (Domenico Genoese);
lbl_proprieta_opera (Comune di Reggio Calabria);
lbl_inventario_opera (2037 C)

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Il gruppo rappresentato è costituito da cinque ovini e due bovini a riposo su un prato. La scena si svolge in un paesaggio campestre.

Animali: Capre, buoi

Il paesaggio, naturale o urbanizzato, ha da sempre evocato un forte fascino e una forte attrazione per l’animo dell’artista. La riscoperta del paesaggio avviene nella pittura senese del Trecento e prosegue fino a diventare genere autonomo, cioè slegato dalla pura funzione di ambientazione di una storia, nel Seicento. In questo dipinto si attesta come l’artista passasse intere giornate nella campagna romana a disegnare dal vero, osservando gli effetti della luce. La sua ricerca è rivolta al raggiungimento di una pittura all’aria aperta che mostri le qualità atmosferiche. La pittura romana della seconda metà del Seicento si dedica poi ad altre tipologie di paesaggio che avranno fortuna in seguito, con temi pastorali o religiosi; mentre i suoi committenti stranieri gli ordinano vedute romane. Col progredire degli anni gli artisti di paesaggio arricchiscono le loro opere di elementi all’antica.

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