Arresto di Gesù
Coppola Carlo
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XVII sec.
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Sacro
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olio su tela
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cm 120×152
lbl_altre_informazioni_opera:
lbl_collezione_opera (Monsolino – Lavagna – De Blasio);
lbl_proprieta_opera (Comune di Reggio Calabria);
lbl_inventario_opera (2004 C)
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Cristo con le mani legate è raffigurato tra gli apostoli mentre da destra avanzano i soldati, la scena è dominata da un’atmosfera cupa.
Personaggi: Gesù, apostoli, soldati
L’arresto di Gesù è un episodio della Passione di Gesù, descritto nei quattro Vangeli (Matteo 26,47-56; Marco 14,43-52,15; Luca 22,47-53 e Giovanni Gv18,1-11). È l’episodio che segue l’Ultima cena — con l’istituzione dell’eucaristia — e dà inizio alla Passione vera e propria, conclusasi il pomeriggio del giorno seguente con la morte in croce di Gesù. Dopo l’Ultima Cena (svoltasi nel cosiddetto Cenacolo), Gesù e i discepoli vanno al Getsemani, un giardino collocato sul limitare della valle del Cedron (che gli studiosi ritengono essere un oliveto). Una volta che sono giunti là, Gesù lascia il gruppo degli Apostoli per pregare in disparte. Mentre Gesù parlava con i discepoli entrò nel giardino Giuda Iscariota, seguito da una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti. Giuda era stato ingaggiato dal Sinedrio perché rendesse la cattura di Gesù libera dalla visione della folla che senza alcun dubbio avrebbe scatenato una rivolta popolare pur di liberare il profeta galileo. Giuda aveva dato un ordine alle guardie del seguito: “Quello che bacerò è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta”. Giunto vicino al maestro, il traditore lo baciò su una guancia, ricevendo come risposta: “Con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo?”.
Visto eseguito il segnale convenuto, le guardie vennero avanti verso Gesù. Unica richiesta del Nazareno è quella di lasciar andare liberi i suoi apostoli.