L’Area grecanica o Bovesia, come gli abitanti della zona preferiscono venga indicata, è una regione ellenòfona della provincia di Reggio situata sul versante Jonico. Numerosi studiosi provenienti da tutto il mondo hanno studiato le origini di questa grecità. Ad oggi la tesi più accreditata è quella del glottologo tedesco Gerard Rohlf che sostenne l’origine magno greca della lingua greca di Calabria evidenziando del resto le evidenti analogie riscontrate nel dialetto reggino. Egli affermò che tutta la Calabria meridionale presenta un forte sostrato greco che ne ha influenzato e condizionato lo sviluppo del dialetto romanzo.
L’itinerario grecanico vi farà entrare in contatto con questo antico mondo, attraverso le loro tradizioni folkloristiche, artigianali e eno-gastronomiche.
Gallicianò
Gallicianò è considerato l’unico centro della Bovesia in cui gli abitanti parlano il greco come lingua madre. Malgrado l’iniziale timidezza (dovuta anche alla persecuzione dei greci di Calabria durante il Fascismo), gli anziani del luogo non tardano ad entrare in confidenza con lo straniero e raccontare aspetti unici del luogo. Il paese è stato di recente valorizzato. È stata ricostruita una chiesetta bizantina (della Panaghìa) dove si svolge la liturgia ortodossa, un piccolo teatro greco per le rappresentazioni estive, il museo della civiltà contadina, costruito all’interno di una casa dove l’arredamento è rimasto fermo ai tempi della lavorazione della ginestra e del legno per le suppellettili. Anche a Gallicianò si trovano alcune taverne tipiche dove degustare la buonissima cucina grecanica.
Amendolea
Amendolea è oggi un piccolo borgo famoso per le ampie coltivazioni di Bergamotto e per il suo Castello che domina dall’alto la fiumara dell’Amendolea. Il nome Amendolea deriva dal greco Αμυγδαλιά, che indica la presenza di alberi di mandorle. Il Castello-Borgo, di origini bizantine, offre uno spettacolo unico sulla vallata. Nei dintorni si trovano taverne e agriturismi dove degustare cibo tipico e prodotti derivati del Bergamotto.
Bova Marina
Bova Marina è un comune dalle origini molto antiche. Abbandonato durante il periodo delle devastazioni costiere operate dai saraceni oggi è tornato un centro vitale, specie nel periodo estivo. Qui si trova il Centro di Studi sulla lingua greca di Calabria. Dal punto di vista archeologico di notevole importanza i resti di una sinagoga ebraica del IV-V secolo d.C di cui si conserva uno straordinario mosaico nell’attiguo Antiquarium (Parco Archeologico Archeoderi).
Bova, La Chòra
In greco chòra (χώρα) vuol dire centro principale. Infatti Bova è la Chòra della Bovesia, il paese più popoloso e oggi più attivo nel recupero della lingua. Il borgo, che è stato eletto tra i più belli d’Italia, gode di una vista magnifica sull’Etna. Sono presenti antichi palazzi nobiliari, chiese di valore storico e architettonico, come la Cattedrale che conserva sotto la navata centrale un’antica cripta. I resti del castello normanno, il museo della lingua greca intitolato a Rohlfs, il museo di paleontologia e il museo della civiltà contadina che è installato lungo le vie del borgo rendono Bova una tappa irrinunciabile. Dal punto di vista gastronomico le taverne del luogo offrono cucina tipica greco-calabra e non dimenticate di assaggiare la “lestopitta”, un pasto rapido ma prelibato.