Costruito in epoca bizantina per ovviare alle scorribande saracene, il Castello di Motta S. Aniceto è una fortezza che protegge il tutto il territorio calabro. Sito su una piccola montagna dai versanti ripidi, è raggiungibile anche a piedi, immergendosi nella macchia mediterranea tra sapori forti di fico d’india e profumi di erbe aromatiche. Querce e ulivi proteggono il Castello, da dove una volta arrivati, si può ammirare lo sfondo inconfondibile dell’Etna al di là dello Stretto.
La cultura bizantina che protegge dai Saraceni
Raro esempio di architettura alto medievale in Calabria, il Castello, detto anche di San Niceto, è stato per secoli luogo di avvistamento e riparo per i reggini, nel corso delle incursioni saracene. Costruito nella prima metà dell’XI secolo ed è stato recentemente ristrutturato per consentirne la buona conservazione futura. Sono quindi visitabili le mura, alte circa 3,5 metri, l’imponente porta d’ingresso e due torri quadrate. Inoltre sono presenti ruderi di una cisterna d’acqua e di altre torri d’avvistamento. Ai piedi della salita, è presente la chiesa della SS. Annunziata con la cupola affrescata in modo tradizionalmente bizantino: il soggetto è il Cristo Pantocratore.
LO SAPEVI CHE?
Il Castello di S. Aniceto rappresenta l’unico complesso militare pre-normanno in territorio calabro che è ancora quasi integro. La pianta irregolare della struttura ha la forma di una nave: la poppa verso il mare e la prua verso la montagna.
Dalla sicilia alla Calabria, un grande culto
Santo Niceto è la dedica data al Castello dai profughi siciliani suoi fondatori. Si presume questo perché nel XI secolo la Sicilia fu particolarmente devota a questo santo, ammiraglio bizantino del VII-VII secolo.