Centro del borgo antico di San Giorgio Morgeto, in una cornice naturale magnifica come quella del Parco Nazionale dell’Aspromonte, il Castello è ancora oggi punto dominante nella piana di Gioia Tauro. Da Sant’Elia fino a Capo Vaticano con lo sfondo di Stromboli e delle Eolie, il Castello è uno dei simboli della difesa nel Mediterraneo.
Una storia lunga millenni
Il Castello nasce quasi sicuramente in epoca bizantina, IX-X secolo circa. Come quasi tutte le strutture difensive, il Castello di San Giorgio Morgeto subì numerose modifiche nel corso dei secoli, soprattutto di adattamento alle macchine belliche. I più importanti sono databili tra il XIV e il XVI secolo, ad opera dei Caracciolo, dei sorrentini Curreale e dei milanesi Marchesi. Fu successivamente abbandonato e ridotto a rudere durante il terremoto del 1783.
LO SAPEVI CHE?
Nel febbraio 2010, grazie al Comune di San Giorgio Niceto, è stata messa in funzione l’illuminazione artistica notturna, che dà al Castello ancora più fascino e identità.
Il favoloso ingresso al Parco Nazionale, dedicato interamente alla cultura
Ciò che si può ammirare oggi del Castello è sicuramente il suo mastio, più di preciso la Torre Mastio, quadrangolare e a due livelli coperti con volte a botte. Domina completamente la piana di Gioia Tauro e ne è quasi la regina, perché rappresenta l’ingresso all’area dedicata al Parco Nazionale dell’Aspromonte. Alla torre ci si entra dalla sua parte superiore ed è da qui che ammiriamo il soffitto a botte e, attraverso una scalinata, tutto il panorama della piana dalla cima. Sono ammirabili anche le mura, pur se ridotte a poche rovine, i basamenti delle torri e la Cisterna, oggi luogo importantissimo per la sopravvivenza culturale del castello, perché luogo d’incontro per eventi, mostre e convegni. Nel campo sottostante sono poi ospitati concerti e manifestazioni dedicate alla cultura.