Intitolato a uno dei maggiori studiosi della cultura meridionale e calabrese e allestito in un ex brefotrofio degli anni ’30, il Palazzo della Cultura Pasquino Crupi ospita dal maggio 2016 una collezione permanente firmata dai più grandi maestri del Novecento. Tra le opere esposte vi sono anche quelle sequestrate al noto imprenditore reggino Gioacchino Campolo. Il palazzo è anche sede di mostre ed eventi di un certo prestigio che lo rendono il punto di riferimento culturale per tutto il territorio.
Una collezione di immenso valore
Tre piani, con sale intitolate anch’esse a illustri personaggi reggini e calabresi, in cui sono conservate centinaia di opere tra cui capolavori di grandi pittori del XX secolo come De Chirico, Dalì, Campigli, Carrà, Ligabue, Cascella, Fontana, ma anche tele del Seicento e una bellissima mappa sismica realizzata nel 1784. E ancora, spazi riservati alle giovani promesse, una biblioteca con testi risalenti tra il XVIII e XIX secolo e provenienti dalla collezione privata del senatore Guglielmo Calarco. Dalla collezione Calarco arrivano anche le tele di artisti del Novecento come Bava, Fabon, Marino e altri, soprattutto provenienti dal panorama calabrese.
In occasione della sua inaugurazione, alla Pinacoteca del Palazzo della Cultura Pasquino Crupi sono stati donati dal Piccolo Museo San Paolo alcuni reperti di epoca greco-romana provenienti da collezioni private.
LO SAPEVI CHE?
L’edificio che ospita il Palazzo della Cultura fu danneggiato dai bombardamenti del 1943; dopo essere stato ristrutturato, diventò la sede della Facoltà di Ingegneria di Reggio Calabria.
Il Museo San Paolo
Il pianterreno del palazzo ospita il Piccolo Museo San Paolo, che vanta una prestigiosa collezione di icone di varia provenienza risalenti ai secoli compresi tra il XIV e il XX, in aggiunta alle tele attribuite ad Antonello di Saliba, esponente della scuola di Antonello da Messina, Antonino Cilea, Giovanni Bellini, Guido Reni, Lorenzo Lotto e un bozzetto raffigurante Mosé attribuito a Raffaello.
Inoltre, il Museo dispone di una collezione prestigiosa di argenti e opere di arte orafa di provenienza napoletana e siciliana risalenti al Seicento e al Settecento: in particolare, sono pregevoli i pezzi di stampo sacro, come un cofanetto reliquiario figurato con edicole contenenti la Crocifissione e Santi; spiccano anche un ostensorio d’argento forgiato da Filippo Juvarra nel 1770 e un cofanetto in avorio riportante l’effigie di Santa Rosalia, risalente al XVII secolo.
Giorni e orari di apertura
Da martedì' a sabato: dalle ore 8:30 alle ore 19:00
Domenica: dalle 8:30 alle ore 14:00
Lunedì: chiusura settimanale
(L'ultimo ingresso è consentito fino a mezz'ora prima della chiusura)
Biglietti
da 19 a 64 anni: € 2,00
Contatti
Tel.(+39) 0965 890623
Mob.(+39) 329 0288865