Il riposo della Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto

Ignoto

Il riposo della Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto

Periodo

XVIII sec.

Soggetto

Sacro

Tecnica

olio su tela

Dimensioni

cm 72×56

Altre informazioni:
Collezione ();
Proprietà (Comune di Reggio Calabria);
Inventario (1913 C)

La Sacra Famiglia è rappresentata in un paesaggio boscoso. La presenza centrale dle tronco di un albero divide in due la scena, a sinistra si riconoscono San Giuseppe, Maria e Gesù bambino e il piccolo San Giovanni Battista, a destra invece si osservano un gruppo di bambini. I bambini, in totale undici, sono presenti anche sui rami dell’albero.

Personaggi: Gesù bambino, Madonna, San Giuseppe, San Giovanni Battista, figure di bambini. Animali: Agnello

Osservando l’opera si intercetta l’allusione macabra costituita dai bambini che figurano nella parte destra, velato riferimento alla strage degli innocenti. Si denota un particolare gusto manieristico intimista e alcuni particolari della tela, come ad esempio l’occhio della Madonna, ricordano caratteri del secentismo lombardo, forse maturato in un ambiente romano o napoletano.

La fuga in Egitto è un episodio dell’infanzia di Gesù. Tra tutti i libri che compongono il Nuovo Testamento canonico è riportato solo dal Vangelo secondo Matteo (2,13-23), in cui Giuseppe, assieme a Maria e Gesù neonato, fugge in Egitto dopo la visita dei Magi dopo aver appreso che re Erode il Grande intende far uccidere i bambini della zona (strage degli innocenti); l’episodio è presente anche in fonti non canoniche e in tradizioni della Chiesa copta. L’evento è frequentemente raffigurato nell’arte come episodio finale della natività di Gesù, oltre ad essere incluso nei cicli della Vita della Vergine e Vita di Cristo. L’opera rappresenta lo specifico momento del riposo durante la fuga, da Betlemme a Eliopoli, attraverso il deserto del Sinai, e ritorno a Nazareth. La Sacra Famiglia, attorniata sulla destra e in alto da numerosi angioletti, sosta sotto un albero che l’iconografia tradizionale identifica con una palma di datteri, secondo il racconto dello pseudo-Matteo, offrendogli un duplice ristoro, grazie ai frutti e all’ombra dei rami, oltre a dare un aspetto esotico al paesaggio. San Giovannino, di soli sei mesi più grande di Gesù, compare alla sinistra del quadro.

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