Il sacrificio di Isacco

Del Sarto Andrea - scuola

Il sacrificio di Isacco

Periodo

XVIII sec.

Soggetto

Sacro

Tecnica

olio su tela

Dimensioni

cm 100×74

Altre informazioni:
Collezione ();
Proprietà (Comune di Reggio Calabria);
Inventario (1952C)

Abramo, ricoperto da un manto rosso, con la mano tesa in alto impugna un coltello e volge lo sguardo verso l’angelo, che incombe dall’alto fermando il sacrificio. Isacco, in primo piano, è rappresentato semi nudo e bendato. A destra in lontananza figura un ariete.

Personaggi: Isacco, Abramo, Angelo. Animali: Ariete

Il sacrificio di Isacco (יִצְחָק, “figlio del riso”) è un episodio del libro biblico di Genesi. Il suo racconto si trova in Genesi 22,2-13) Dio, per mettere alla prova la fede di Abramo, gli ordina di sacrificare il proprio figlio Isacco. Abramo si reca senza esitazioni sul monte Moriah. Mentre Abramo sta per compiere diligentemente il sacrificio, impugnando già il coltello, un angelo del Signore scende a bloccarlo e gli mostra un ariete da immolare come sacrificio sostitutivo.
La fortuna iconografica di questo soggetto nel medioevo è dovuta alla sua lettura come un episodio di collegamento fra Antico e Nuovo Testamento poiché viene visto come prefigurazione della Crocifissione di Cristo mandato al sacrificio dal Padre; Isacco che porta la legna come anticipazione del trasporto della croce sul calvario e l’ariete con le corna impagliate come prefigurazione del Cristo crocifisso con la corona di spine. L’angelo blocca la mano di Abramo, il quale è rappresentato mentre solleva il coltello e sta per colpire il figlio, e indica l’ariete da sacrificare al posto del ragazzo. L’ariete è la prefigurazione dell’Agnello di Dio. Questo episodio viene ampiamente rappresentato grazie alla ricchezza di particolari forniti dal testo biblico e all’intensità emotiva espressa dalla scena.

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