Pozzuoli: veduta dei Campi Flegrei
Ignazio Lavagna Fieschi
Periodo
XIX sec.
Soggetto
Paesaggio
Tecnica
olio su tela
Dimensioni
cm 49,5×73
Altre informazioni:
Collezione (Monsolino – Lavagna – De Blasio);
Proprietà (Comune di Reggio Calabria);
Inventario (2067C)
Dipinto di paesaggio eseguito ad olio su tela
Vedute: Pozzuoli, Campi Flegrei. Paesaggi: marino. Costruzioni: abitato. Montagne
Il dipinto proviene dalla Collezione Monsolino-Lavagna-De Blasio acquistata dal soppresso Museo Civico di Reggio Calabria l’anno 1915, e fa parte di un lotto di quattordici quadri di paesaggio, registrati insieme ai numeri 2063-2076 dell’Inventario del Museo Civico del 1915, che raccoglie per intero la produzione pittorica di Ignazio Lavagna-Fieschi nota sino ad oggi (Geraci 1965; 1971; 1975). Il dipinto, recante la sigla autografa del Lavagna-Fieschi, è datato 1843, ricade quindi nel periodo della formazione pittorica napoletana svolta dal Lavagna-Fischi presso Salvatore Fergola tra il 1843 ed il 1850 (Geraci 1971, 1975). Dalla serie dei dipinti reggini, tutti molto prossimi per stile, intenzione artistica e cronologia, emerge una personalità pittorica piuttosto debole, talvolta incapace di superare un certo dilettantismo artistico, ma attenta a cogliere le suggestioni provenienti dalle ricerche della contemporanea pittura di paesaggio. Particolarmente accattivante apparve al Lavagna-Fieschi l’esempio fornito dalla cosiddetta Scuola di Posillipo e da alcuni suoi appassionati interpreti quali Pitloo, Smargiassi e soprattutto Giacinto Gigante (Valente 1997), che portarono il pittore reggino verso un uso più libero della pennellata e verso un’impostazione compositiva più moderna, non più rigidamente legata al modulo classico di hackertiana memoria appreso dal Fergola. Particolarmente evidente in questa veduta di Pozzuoli la vicinanza di stile a Giacinto Gigante.