Testa di Cristo

Vitrioli Annunziato

Testa di Cristo

Periodo

XIX sec.

Soggetto

Sacro

Tecnica

olio su tela

Dimensioni

cm 47×37

Altre informazioni:
Collezione (Vitrioli);
Proprietà (Comodato d’uso Comune di Reggio Calabria);
Inventario (46)

Il Cristo è rappresentato di profilo col volto rivolto leggermente verso il basso. Nella parte inferiore vengono raffigurate le spalle sulle quali è possibile notare una veste color rosso, ed un drappo blu sulla spalla sinistra. Lo sfondo si presenta interamente dipinto di scuro.

Personaggi: Cristo

Non si conosce con certezza l’aspetto fisico di Gesù. Né i Vangeli, né gli altri scritti del Nuovo Testamento, né altri documenti d’epoca lo descrivono, neppure sommariamente. Solo nella lettera di Publio Lentulo (supposto predecessore di Ponzio Pilato) vi è una descrizione del suo profilo fisico, ma tale lettera è generalmente ritenuta un falso medievale. Secondo quanti ritengono che la Sindone di Torino sia l’autentico lenzuolo funebre di Gesù, il suo aspetto sarebbe fedelmente riportato nella particolareggiata immagine umana impressa sul telo: essa ci mostra un uomo muscoloso, di statura medio-alta, con i capelli lunghi e la barba. Questa è anche l’immagine con cui Gesù viene tradizionalmente rappresentato; è errata tuttavia la teoria secondo la quale l’iconografia di Cristo derivi da questa reliquia, poiché le fattezze fisiche con il quale egli viene rappresentato erano già canonizzate molti secoli prima rispetto a quando risalgono le prime notizie sulla Sindone. Alcuni studiosi sostengono tuttavia che, in base alle usanze ebraiche dell’epoca, Gesù non poteva portare i capelli lunghi. A supporto di questa tesi si cita un passo di san Paolo (Prima Lettera ai Corinzi 11,7-16) che definisce “indecoroso” lasciarsi crescere i capelli. Inoltre, poiché Giuda lo baciò per farlo riconoscere, si presume che Gesù fosse una persona come tante altre, senza caratteristiche fisiche di spicco. D’altra parte, si deve tener conto della tradizione del nazireato, in cui si faceva voto di lasciarsi crescere i capelli, e delle usanze ebraiche relative al comandamento che ingiungeva: “Non taglierete in tondo i capelli ai lati del capo, né spunterai gli orli della tua barba.” (Levitico 19:27). Da notare comunque che la tradizione dei “capelli lunghi” viene tuttora osservata con l’uso dei “payot” da parte di alcuni uomini e ragazzi delle comunità religiose ebraiche ortodosse, secondo la succitata interpretazione dell’ingiunzione biblica contro la rasatura degli “angoli” (in tondo) della propria testa.

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