Visita dei Magi ad Erode

Francesco Solimena - maniera

Visita dei Magi ad Erode

Periodo

XVIII sec.

Soggetto

Sacro

Tecnica

olio su tela

Dimensioni

cm 79×147

Altre informazioni:
Collezione (Monsolino – Lavagna – De Blasio);
Proprietà (Comune di Reggio Calabria);
Inventario (2003C)

La rappresentazione mostra i tre Re Magi in presenza del Re Erode e la sua corte, qui dipinta in un contesto di architetture neoclassiche. Nell’area sinistra della tela si osserva un trono sovrastato da un panneggio verde, sul quale siede la regina Erodiade affiancata da Erode, che è proteso verso il primo dei Magi. I Magi, vestiti con abiti di foggia orientali e riconoscibili dalle corone, occupano lo spazio centrale della tela, sovrapposti alla figura di un uomo che trattiene con la corda un cane. In lontananza, a destra, si osservano dei dromedari a riposo.

Personaggi: Erode, Re Magi, Erodiate, figure maschili, figure femminili. Animali: Cane, dromedari

Nella tradizione cristiana i magi sono alcuni astronomi e sacerdoti zoroastriani che, secondo il Vangelo di Matteo (2,1-12), seguendo “il suo astro” giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Gesù, il “re dei Giudei” che era nato.
Il racconto evangelico li descrive in maniera estremamente scarna e la successiva tradizione cristiana vi ha aggiunto alcuni particolari: erano tre (sulla base dei tre doni portati, oro, incenso e mirra), erano re e si chiamavano Melchiorre, Baldassarre e Gaspare.
Il Vangelo secondo Matteo è l’unica fonte cristiana canonica a descrivere l’episodio. Secondo il racconto evangelico, i Magi, al loro arrivo a Gerusalemme, per prima cosa, fecero visita a Erode, il re della Giudea romana, domandando dove fosse ‘il re che era nato’, in quanto avevano ‘visto sorgere la sua stella’. Erode, mostrando di non conoscere la profezia dell’Antico Testamento (Michea 5,1), ne rimase turbato e chiese agli scribi quale fosse il luogo ove il Messia doveva nascere. Saputo che si trattava di Betlemme, li inviò in quel luogo esortandoli a trovare il bambino e riferire i dettagli del luogo dove trovarlo, ‘affinché anche lui potesse adorarlo’ (2,1-8). Guidati dalla stella, essi arrivarono a Betlemme e giunsero presso il luogo dove era nato Gesù, prostrandosi in adorazione e offrendogli in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non ritornare da Erode, fecero ritorno alla loro patria per un’altra strada (2,9-11). Scoperto l’inganno, Erode s’infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme di età inferiore ai due anni, dando luogo alla Strage degli innocenti (2,16-18), ma Giuseppe, avvertito anticipatamente in sogno, fuggì in Egitto (2,13-14) con la famiglia.

Condividi
Questo blocco è in errore o mancante. Potresti aver perso dei contenuti, o potresti provare se riesci a abilitare il modulo originale. Questo blocco è in errore o mancante. Potresti aver perso dei contenuti, o potresti provare se riesci a abilitare il modulo originale.