Un paese per palati fini, Bianco, sia per le sue splendide spiagge – più volte Bandiera Blu – sia per il suo Greco di Bianco, vino DOC che lo rende famoso in tutto il mondo. Circondato da colline calcaree che dal mare appaiono come un’estesa macchia bianca affacciata alla costa, e da cui deriva quasi sicuramente il suo nome, Bianco è un comune in festa che accoglie i turisti in un’atmosfera piacevole che non dimentica mai la tradizione.
Il borgo antico
Il nome del comune ha origine dalle colline argillose che lo ospitano, per l'appunto bianche. Il borgo antico di Bianco risale al X secolo e ancora oggi possiamo ammirarne le sue rovine, i portali di alcuni edifici e i resti delle mura di cinta, assieme a quelle di un altro borgo, Zoparto, nel territorio di Bovalino, e disabitato. Entrambi si trovano sulle pendici di una bassa collina a tre chilometri dalla cittadina. Questa antica città ha avuto origine dal borgo greco-romano di Butroto, importantissimo all’epoca in quanto pare fosse il porto di Locri Epizefiri, poi distrutto dal terremoto del 1783. Il nuovo centro abitato sorse subito dopo e in prossimità della spiaggia. Proprio da qui partirono le insurrezioni contro i Borboni, che culminò nella fucilazione dei Cinque martiri di Gerace. Oggi Bianco è una cittadina molto frequentata dai turisti grazie alle sue spiagge di sabbia bianca e al mare cristallino, un paesaggio incontaminato e ricco di eventi, come per esempio la sua notte bianca, che si conclude in una grande festa e coi giochi pirotecnici più belli della Locride.
LO SAPEVI CHE?
La festa patronale dedicata a Santa Maria di Pugliano, anima la città per tutti i primi quindici giorni di agosto e culmina proprio il 15, in cui ai festeggiamenti laici si sovrappongono quelli religiosi, accompagnati da uno spettacolo pirotecnico sul mare -nella notte tra il 15 e il 16 agosto- seguitissimo da turisti e non.
Bellezze tutte da visitare
Tra le meraviglie principali di Bianco ci sono le sue spiagge di Africo e Capo Bruzzano, premiata più volte Bandiera Blu, che si estendono nella Costa dei Gelsomini. Bellissima e molto ambita per i suoi colori, profumi e fondali cristallini, è frequentatissima nei periodi primaverili estivi soprattutto da chi ama le immersioni subacquee. Vicinissima a Bianco possiamo ammirare la Villa Romana di Casignana, conosciuta per i suoi mosaici policromi e per essere la villa di epoca imperiale più grande del sud Italia dopo quella di Piazza Armerina.
Il vino più antico d’Italia
Il borgo di Bianco è famoso grazie ai vini molto pregiati che si producono nel suo territorio. Due sono i più conosciuti: il Greco, col marchio DOC, e il Mantonico; la leggenda dice che entrambi avessero virtù terapeutiche, divinatorie e persino afrodisiache. La cultura vinicola è una delle peculiarità del comune di Bianco, sin dal periodo ellenico, infatti, qui la vite ha trovato la sua dimora. Le primissime notizie di un vino bianco delizioso da qui proveniente, risalgono al XVI secolo quando i feudatari dell’epoca, i Marulla, ne esaltarono le qualità in un comunicato inviato al governatore del Regno di Napoli. Questo vino era il Greco di Bianco, dal colore ambrato e da profumo di zagara, un vino passito dal gusto morbido che viene consumato sia come aperitivo sia con i dessert. Il nettare degli dei, così viene chiamato, ha ricevuto il marchio DOC nel 1980. Il Mantonico, invece è un vino dal colore citrino con un sapore deciso, pieno. Il suo nome deriva dal greco e significa profeta, particolarmente apprezzato dai sacerdoti di Locri Epizefiri.