L’edificio, che in origine era collocato al posto dell’attuale Teatro Comunale, è intitolato a San Giorgio, compatrono della città insieme alla patrona Maria SS. Madre della Consolazione. Distrutto in seguito al sisma del 1908, fu ricostruito a partire dal 1918 e ultimato nel 1921 su progetto dell’architetto palermitano Ernesto Basile, esponente di fama del liberty internazionale. Venne ufficialmente inaugurato nel 1922 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III.
Tutta la bellezza del Liberty
Il manufatto architettonico si presenta a due piani fuori terra con un impianto planimetrico di forma quasi quadrata. Al pianterreno, l’edificio è diviso in due parti collegate da una galleria che conduce al Corso Garibaldi e via Miraglia. Il piano primo è caratterizzato da locali ricchi di decorazioni in stile liberty e precisamente: un salone denominato Sala dei Lampadari, la Sala del Sindaco, la Sala della Giunta Municipale e, nella parte centrale, la Sala del Consiglio a forma di emiciclo con arredi progettati dallo stesso architetto Basile.
LO SAPEVI CHE?
All’interno di Palazzo San Giorgio è custodita un’importante collezione di opere di artisti dell’Ottocento e dei primi anni del Novecento calabresi, siciliani e napoletani.
Una struttura imponente
Il prospetto principale è costituito da un’articolazione di finestre con arco a tutto sesto e cornici a bugnato e architravate, a cui si aggiungono lesene con capitelli, stemmi e fregi, su cui si appoggia un ampio cornicione con balaustra ritmata da paraste. L’ingresso principale, su piazza Italia, è inserito al centro dell’asse architettonico rappresentato da un corpo avanzato, simile alla sagoma di una torre, sormontato da un balcone. Al di sopra del cornicione svetta un orologio sovrastato da una campana.