Casignana e i tesori della Villa romana

Lo straordinario patrimonio storico e artistico tra la riviera dei Gelsomini e il Parco nazionale dell'Aspromonte

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Fu una necessità, prima di tutto, difensiva a dare origine a Casignana. Borgo nato intorno al IX secolo dall’antica borgata Potamia, in posizione di totale controllo del litorale funestato dalle scorrerie saracene. La comunità casignanese comincia tuttavia a prendere forma all’indomani del violento terremoto del 1349 che costrinse gli abitanti del borgo a riparare nelle terre vicine. Un evento che portò gradualmente alla edificazione di Casignana (chiamata Casignano fino al 1700 circa) che nel corso dei secoli fece registrare una progressiva crescita sociale. Tra il XV e il XVI secolo su Casale della baronia di Condojanni e, successivamente, finì sotto il controllo dei Carafa fino all’abolizione della feudalità. Elevata al rango di Università nel 1807, due anni più tardi divenne comune autonomo. Aggregata a Samo durante il periodo fascista riacquisì l’indipendenza nel 1946.

Casignana

Cosa vedere

Da alcuni anni è in atto un programma di ristrutturazione e recupero del centro storico di Casignana, con l'obiettivo di favorire il turismo culturale e rilanciare antichi usi e tradizioni. In questa direzione molti edifici e storiche residenze sono state infatti riqualificate per uso ricettivo. Situato nella zona “Chiesa Vecchia” è Palazzo Moscatello di cui oggi resta solo la struttura in pietra con i caratteristici balconcini in ferro battuto. Del 1773 è invece la chiesa di San Rocco (patrono di Casignana), oggi sede della parrocchia di S. Giovanni Battista. Gravemente danneggiato in seguito al terremoto del 1783 l’edificio venne ristrutturato e poi restituito al culto solo nel 1914. La Chiesa accoglie al suo interno due tele raffiguranti la deposizione del Cristo e San Giuseppe, una delle quali viene attribuita ad Antonello da Messina. Presenti, inoltre, frammenti di pregiato marmo medievale, un crocefisso ligneo del 1600 e una campana del XV secolo. Testimonianze naturali dell’ultima Età della Pietra e della prima Età dei Metalli (Eneolitico), sono invece le grotte preistoriche presenti in contrada Varta. Grande momento di raccoglimento e festa è quello che si ripete ogni anno ad agosto in occasione della celebrazione di San Rocco. Un appuntamento che la comunità casignanese vive sempre con particolare trasporto e partecipazione popolare e che culmina con la solenne processione lungo le vie del paese il 16 di agosto.

La Villa romana

Adagiata lungo l’antico itinerario che collegava Rhegion a Locri Epizefiri si trova la Villa romana di età imperiale (risalente circa al I secolo d.C.), in contrada Palazzi: un’area di circa 8.000 mq composta da circa venti ambienti disposti intorno ad un cortile centrale in cui sono presenti terme, una fontana monumentale, le latrine e un giardino decorato a mosaico. Si tratta di uno dei siti archeologici più importanti dell’Italia meridionale, fra quelli di maggiore interesse di tutta la Calabria e conserva splendidi mosaici di grande valore artistico. Il complesso sorge tra Bianco e Bovalino, lungo la Statale 106 affacciato sulla costa del Gelsomini. Un luogo che trasuda storia e arte, venuto alla luce quasi per caso nel 1963 durante dei lavori per la costruzione dell’acquedotto. Ma è solo alla fine degli anni ’90 che il sito viene interessato dai primi scavi e interventi di restauro.

La villa, probabilmente di proprietà di un console romano, si arricchisce di due grandi aree termali (orientali e occidentali), impreziosite da mosaici pavimentali di grandissimo pregio, composti da marmi policromi provenienti dalla Grecia e dall’Asia Minore e raffiguranti immagini mitologiche quali le Nereidi, le Quattro stagioni, Bacco. Oltre alla sala “absidata” che è l’ambiente più grande che è stato scoperto, la villa si compone anche della "Sala delle Nereidi", "Sala di Bacco" e "Sala delle quattro stagioni". Gli studi e le ricerche condotte negli ultimi anni, consentono di stabilire che il complesso sia stato abitato almeno fino al VII secolo d.C.. Di rilievo, inoltre, specie per il contributo fornito agli studi sul culto dei morti in epoca romana, l’area della necropoli in cui sono presenti tombe ancora integre.

38.102359358113,16.088672876358
Dove
Casignana

Casignana, 89030
RC

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