Brancaleone è un paese di incantevole bellezza naturalistica, patria calabrese dei gelsomini – che qui furono portati dai liguri nel 1928 – e luogo delle più importanti nidificazioni delle tartarughe Caretta Caretta. Un borgo marino da conoscere e gustare.
Il vecchio borgo
Le origini di Brancaleone risalgono al VI-VII secolo, in epoca bizantina, ma si pensa che la presenza umana vi fosse già da molto prima nell’antica città di Sperlonga, oggi luogo in cui si trova la vecchia Brancaleone, un bellissimo borgo medievale abbandonato alla fine degli anni '50. Oggi è possibile visitare i suoi suggestivi resti, come la grotta-chiesa dell'Albero della vita, il sito archeologico dei silos-granai, silos per la raccolta delle acque, la Grotta della Madonna del Riposo con affreschi seicenteschi, la piazzetta del ponte e l'antica chiesa dell'Annunziata di cui restano solo le mura perimetrali. Antica dimora di tantissimi feudatari e diviso in due parti distinte: la prima vicina alla nuova Chiesa dell’Annunziata (oggi Centro Documentazioni) all'interno della quale si trovano i resti dell'antico altare rinascimentale appartenuto alla vecchia chiesa matrice. La seconda a nord, dove insiste il nucleo abitato attorno all'antica chiesa Protopapale Arcipretale dell’Annunziata. Il paese è molto particolare in quanto tantissimi resti delle popolazioni passate si trovano incastonati nella roccia d'arenaria che protegge tutto l'abitato.
Un borgo dalle mille bellezze
La cittadina di Brancaleone, oggi sulla marina, si trova sulla Costa Jonica, dove si estende per un tratto di 10 chilometri da Capo Spartivento alla fiumara di Bruzzano. A circa 60 chilometri dal capoluogo e a 30 da Locri, Brancaleone è certamente una delle più belle e visitate località balneari della zona, che attira ogni anno moltissimi bagnanti grazie al suo mare cristallino e la sua sabbia fine e dorata. La cittadina, conosciuta fino a qualche decennio fa come città dei gelsomini, grazie alla coltivazione del gelsomino, oggi ha “prestato” questa denominazione anche ai comuni vicini, coi quali costituisce la Costa dei gelsomini. Oltre all’antico borgo di Brancaleone Superiore, nel territorio della città possiamo ammirare altri magnifici luoghi simbolo come la Torre di Galati – a pochi chilometri dal centro, lungo la valle del torrente Aranghìa, il Museo del Mare (a fianco al palazzo municipale) e il Centro Recupero Tartarughe marine (in piazza stazione).
LO SAPEVI CHE?
Lo scrittore Cesare Pavese, sospettato di far parte del gruppo di intellettuali che aderì a “Giustizia e Libertà” e accusato di antifascismo nel 1935, passò tre anni al confino proprio a Brancaleone. Qui iniziò a scrivere il suo famosissimo romanzo Il mestiere di vivere. I cittadini conservano ancora intatta la stanza solitaria dove visse “U Prufessuri”, che è visitabile previa prenotazione alla ProLoco Brancaleonese. In data 27 dicembre scrive alla sorella Maria: “La gente di questi paesi è di un tatto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca. Persino le donne che, a vedermi disteso in un campo come un morto, dicono «Este u’ confinatu», lo fanno con una tale cadenza ellenica che io mi immagino di essere Ibico e sono bell’è contento.” Oggi la casa di confino dello scrittore è il polo culturale di tutta l’Area Metropolitana di Reggio Calabria, luogo in cui si tengono workshop, mostre, reading, convegni e molto altro.
Un paese profumatissimo
Tra tutti i borghi della Costa dei Gelsomini, Brancaleone è sicuramente quello che la rappresenta di più. Questo fiore, assieme al bergamotto, è stato per lungo tempo una delle coltivazioni delle caratteristiche della regione, e uno dei profumi più apprezzati grazie al lavoro della Stazione Sperimentale delle Essenze di Reggio Calabria. Lunghi filari di gelsomini adornano ancora la cittadina, che conserva gelosamente le antiche distillerie come un tesoro prezioso.
L’impegno nella tutela
Le spiagge di Brancaleone ospitano annualmente una decina di nidi di Caretta caretta, specie particolarmente diffusa sui litorali calabresi. Grazie all’Associazione Caretta Calabria Conservation, fondata appositamente per il monitoraggio e la tutela delle tartarughe marine in Calabria, dal 2016 ad oggi sono stati rinvenuti e protetti più di 130 nidi da cui sono nati circa 6000 piccoli.