Stilo, antico paradiso bizantino

Un paese dalla storia fascinosa e dalla magica natura

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Immerso nel verde della valle dello Stilaro e dell’Allaro e protetto dal monte Cozzolino, il borgo di Stilo profuma ancora dei gelsomini che danno il nome alla costa sottostante e che, in tempi non troppo remoti, mani pazienti raccoglievano nelle sere d’estate perché i francesi ne facessero preziosi profumi. Inserito nel circuito dei borghi più belli d’Italia, Stilo può contare su un territorio ricco e variegato, che dalle verdi serre del Monte Cozzolino arriva fino alle spiagge dorate e alle acque cristalline del mar Ionio. Circondato in larga parte da un bosco lussureggiante in cui è possibile vivere atmosfere da fiaba e fare incontri straordinari con gli inavvicinabili gatti selvatici o con gli affascinanti lupi della Sila, Stilo è rimasto immutato nel tempo e ha mantenuto un’identità architettonica medievale: ne sono esempi di rara bellezza la Cattolica e l’impianto del borgo stesso, una vera e propria opera d’arte a cielo aperto. Dal paesaggio circostante agli antichi edifici ancora ricoperti delle tradizionali tegole giaramidi, passando per le chiese del paese i cui mattoni trasudano storia, Stilo vi rapirà di vicolo in terrazza fino al maestoso belvedere della Cattolica, proteso verso un superbo panorama di tetti antichi e boschi misteriosi da cui occhieggiano splendide testimonianze bizantine del tempo che fu.

Stilo

Tra storia e paesaggio

Fondata dai superstiti della sanguinosa distruzione dell’antica Kaulon, Stilo fu una delle più importanti città bizantine della Calabria nel X secolo, fedele al punto da resistere con tutte le sue forze alla conquista normanna. Delle terribili guerre coi bizantini rimane, sulle alture del paese, un castello normanno parzialmente in rovina, con due imponenti torrioni a guardia della costa e di tutta la valle. Proprio qui, davanti a punta Stilo - su cui oggi sorge il faro di Monasterace - nell’880 d.C. avvenne una delle più importanti battaglie navali tra saraceni e bizantini, instancabili protettori di quest’area, che hanno lasciato la loro impronta con edifici unici al mondo come la Cattolica di Stilo, che si erge a faro spirituale col suo belvedere affacciato su un tempo che si rivive la prima domenica di ogni agosto attraverso la rievocazione storica del palio di Ribusa.

LO SAPEVI CHE?

Si dice che Tommaso Campanella sia nato a Stilo, ed è esatto nonostante la paternità del filosofo sia stata attribuita nel 1968 al comune di Stignano, nel cui abitato sorge in effetti la sua casa natale. Nel 1568, anno di nascita del celebre frate dominicano, Stignano era infatti una frazione di Stilo, da cui ricevette in seguito l’autonomia. Si spiega così la doppia paternità comunale del filosofo calabrese.

In giro per l’antico borgo

Il borgo di Stilo, dalla splendida pianta medievale, è ancora cinto dall’antica porta Stefanina, vicino alla splendida fontana dei delfini di memoria arabo bizantina, segno tangibile di un’antica alleanza contro i normanni. Poco più in là, la chiesa tardo barocca di San Francesco custodisce al suo interno un tesoro di rara bellezza che ha visto un restauro di più di vent’anni: un gigantesco altare ligneo intarsiato con mano pregevole e attenta. Spostandosi verso la parte alta del borgo diventa sempre più visibile il magnifico spettacolo della Cattolica che veglia sul paese, ma l’attenzione viene presto distolta dalla magnificenza del Duomo, ricostruito sui resti di una chiesa paleobizantina dopo il terribile terremoto che nel 1783 sconvolse la regione. Il portale del Duomo sfoggia una coppia di piedi orientati verso l’alto con una storia tutta da scoprire. Ancora più su, oltre la Cattolica, la mistica Grotta della Madonna della Pastorella, col suggestivo santuario allestito al suo interno, poggia il suo amorevole sguardo antico sul paese e su tutta la valle, ammantata di un’aura sacra che sussurra, alle orecchie di chi lo riesce a percepire, che qui ci troviamo in un luogo speciale.

38.476989092917,16.467261314392
Dove
Stilo

Stilo, 89049
RC

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