Lasciandosi alle spalle Marina Grande e la dimensione prettamente balneare che l'incantevole spiaggia di Scilla è in grado di offrire, si entra in una dimensione completamente diversa. Lo si nota subito facendo capolino ai piedi della grande rupe che ospita il Castello Ruffo, in posizione di totale dominio sul mare e su tutta l’area. Il primo scorcio che lo sguardo incontra, quello del porticciolo turistico, è solo l'ultima traccia di una modernità che via, via lascia spazio agli echi e alle suggestioni di un tempo lontanissimo che il piccolo borgo marinaro sembra custodire gelosamente.
Esperienza unica
L’incontro con Chianalea (o Piana delle Galee, dal nome di un’antica imbarcazione) è un’esperienza emozionale che il visitatore non può farsi mancare. Un viaggio tra storia e mito, tra antiche tradizioni e sensazioni nuove, tra bellezza immortale e testimonianze ancora vivide. Come quelle che si incontrano percorrendo la via principale, continuamente interrotta ai lati dalle strette e caratteristiche viuzze che aprono squarci di impareggiabile impatto paesaggistico tra le abitazioni, alcune delle quali risalenti anche al 1600, addossate le une alle altre.
Tra storia e tradizioni
Ed è piuttosto facile, in questa atmosfera così immaginifica, lasciarsi rapire da odori e visioni che ci ricordano di quando Chianalea era cuore pulsante di grandi rotte commerciali, punto d’approdo e di partenza per le più importanti marinerie del Mediterraneo. Gli stessi scillesi, abili commercianti marittimi, a bordo delle feluche, imbarcazioni in legno a vela latina e remi munite di bombarde per difendersi dagli attacchi, commerciavano in tutto il Mare nostrum. E passeggiando lungo gli approdi di Chianalea sembra ancora oggi riecheggiare il via vai di pescatori e commercianti di spezie e stoffe pregiate. Particolarmente intensi i traffici con Venezia il cui archivio storico, non a caso, conserva testimonianze di famiglie scillesi.
Il fascino intatto del mito
Addentrandosi nel cuore di Chianalea, ci si rende subito conto del perché questo luogo sia stato indicato fra i borghi più belli d’Italia. Oggi meta di turisti che adorano soggiornare negli accoglienti b&b, fare shopping nei caratteristici negozi e gustare le specialità della gastronomia locale, in particolare i piatti a base di pescespada (davvero ampia e rivolta ad ogni tipo di palato l’offerta della ristorazione, dai menu gourmet, alle proposte della tradizione, fino ai gustosi pub in cui è possibile assaggiare piatti davvero innovativi), Chianalea conserva intatto il fascino di sempre. E al termine della passeggiata, nei pressi della chiesa di San Giuseppe, la mente torna a ripercorrere il mito di Scilla (narrato da Omero nell'Odissea), la bellissima ninfa che fece innamorare il dio marino metà uomo e metà pesce di nome Glauco scatenando le ire di Circe che la trasformò in una creatura mostruosa con sei teste di cani rabbiosi e ringhianti. E lungo le vie di Chianalea, fermandosi ad osservare l'incessante moto del mare che si infrange sugli scogli che reggono la fitta schiera di casette, pare, ancora oggi, di udirne in lontananza il lamento.