Affacciata sulle antiche rotte del Mar Jonio, nella parte orientale della città Metropolitana, Gioiosa Jonica rappresenta uno dei centri della memoria della Magna Grecia. Una memoria viva e sentita grazie alla convivenza di tradizioni millenarie con un mondo contemporaneo, fatto di divertimento cultura ed accoglienza. La bellezza di un mare incontaminato lascia spazio al verde delle colline tra agrumeti e distese di ulivi. L’enogastronomia con i suoi prodotti tipici soddisfa il palato dei buongustai e le moderne strutture commerciali soddisfano chi desidera fare shopping.
Il cuore della Locride
Posta in posizione strategica al centro della Locride, la città, un tempo fortificata, fungeva da vedetta sulla vallata del Torbido a metà strada tra Reggio Calabria e Catanzaro. Storicamente legata alla vicina Marina di Gioiosa Jonica con la quale condivide le radici magnogreche, Gioiosa Jonica è una città che ci mostra infinite bellezze. Primo tra tutti è sicuramente il Castello dei Pellicano, che sorveglia la città dall’altura del promontorio roccioso a strapiombo sulla fiumara Gallizzi. A pianta trapezoidale con due torri una a oriente e una a occidente e due grandi muraglie di difesa, il castello ha ingresso sul vecchio fossato, attraversabile grazie a un ponte in muratura. All’interno troviamo perlopiù i ruderi delle antiche stanze residenziali, bellissime scalinate e sotterranei non ancora esplorati. Datato XII secolo e a circa cinque chilometri dalla costa, il castello è stato dimora nobile delle famiglie Caracciolo e Carafa.
LO SAPEVI CHE?
L'etimologia più probabile della parola Gioiosa, ancora al centro di controversie, pare sia quella che deriva dal greco Ghe ("terra") e Eliose ("solatia"). Dunque "Geliosa" (o "Geoliosa") vale a dire "terra solatia" e quindi "città del sole".
La festa di San Rocco, un’occasione per immergersi nella tradizione.
L’architettura religiosa di Gioiosa Jonica risale ai primi anni dell’Ottocento, in gran parte ricostruita o restaurata. Solo la Chiesa dell’Annunziata risale ai primi anni del Cinquecento. Il patrono del comune è San Rocco, cui è dedicato l’omonimo Santuario. Prima e durante la processione che ha luogo in occasione della festa patronale, si svolge il tipico ballo di San Rocco: una danza collettiva accompagnata da tamburi, tamburelli e organetti, che coinvolge chiunque le si trovi accanto. Tre sono gli appuntamenti della festa di San Rocco nel corso dell’anno: il 27 gennaio in ricorrenza del miracolo di San Rocco, il 16 agosto senza processione e l’ultima domenica di agosto, in cui si può partecipare al coinvolgente ballo di San Rocco. Un’occasione da non perdere per cittadini e turisti che amano immergersi nel folclore.
Le bellezze artistico-culturali
Uno dei palazzi più importanti della città è sicuramente il Palazzo Amaduri, sede dell’Archivio Storico, dell’Ufficio Europa della Locride, della Biblioteca cittadina (che conta circa 6500 volumi) e della Pinacoteca Amaduri. Quest’ultima è ospitata nell’ala settentrionale dell’antico palazzo al centro di Gioiosa e ospita, oltre a moltissime tele risalenti al periodo XVII-XIX secolo, una tela dell’artista Mattia Preti intitolata “La Regina Tomiri e la testa di Ciro il Grande”. Alle porte della città possiamo ammirare anche il Parco Archeologico del Naniglio, importantissimo sito la cui attrattiva principale è un edificio ipogeo di epoca romana, datato tra il II e il III secolo d.C., che è anche uno dei Luoghi del Cuore del FAI.
Una città in festa
Oltre alla tradizionale festa di San Rocco, Gioiosa Jonica è animata da altre giornate di divertimento che si dipanano nel periodo estivo e autunnale. Eccone alcune:
“Gustando il Borgo”, Festival Internazionale degli Artisti di Strada, una manifestazione dedicata alle degustazioni di prodotti artigianali e tipici, accompagnati dalle mirabolanti esibizioni di alcuni artisti di strada. Si svolge il lunedì e martedì antecedenti all’ultima domenica di agosto.
Sagra del “Pezzo duro”, dedicata interamente al tipico gelato gioiosano, detto anche mattonella o tavoletta. Anch’essa si svolge ad agosto.
Festa delle castagne e del vino, durante la quale si possono degustare castagne e vino locali, si svolge a novembre.